L'AUMENTO DEI FATTORI DI COSTO PRODUCE NOTEVOLI PERDITE NELLA GESTIONE DEL RAMO R.C. AUTO
Nel solo 1998 le imprese di assicurazione hanno registrato un saldo negativo nel conto tecnico pari a 2.850 miliardi, nonostante abbiano ridotto notevolmente le spese di gestione (la cui incidenza è passata dal 1997 al 1998 dal 21,2% al 18,9%). Le continue perdite determinano la necessità di aumentare il fabbisogno tariffario, pena l’entrata in crisi del sistema, che produrrebbe effetti negativi per l’intera collettività degli assicurati.
ESISTONO FATTORI CHE CONDUCONO INEVITABILMENTE AD UN AUMENTO DEL PREZZO DELL’ASSICURAZIONE R.C. AUTO
Aumento del costo dei sinistri: nell’esercizio 1998 il costo dei risarcimenti è aumentato mediamente dell’11,7% per le autovetture e di oltre il 15% per i ciclomotori. Aumento del numero dei sinistri con danno alla persona: gli incidenti con danno alla persona rappresentano attualmente oltre il 17% del numero totale dei sinistri (nel 1990 rappresentavano il 9,9%): ciò significa che in Italia quasi 1 sinistro su 5 determina un risarcimento per lesioni corporali, contro una media europea di 1 su 10.
Aumento dei valori risarcitori applicati dai vari tribunali per i danni alla persona: ad esempio, una tabella recentemente adottata dai tribunali del Triveneto comporterà un aumento dell’importo dei risarcimenti liquidati in quell’area pari al 35%.
L’incidenza di fenomeni fraudolenti: le speculazioni e le truffe a danno delle compagnie di assicurazione non sono le cause prime degli incrementi dei costi, ma costituiscono un grave elemento perturbatore dell’attività di impresa, soprattutto in alcune aree del paese in cui il fenomeno criminoso va ben oltre le cifre ufficiali e altera il rapporto di fiducia che dovrebbe sussistere tra assicuratori e assicurati.
GLI ASSICURATORI SONO ATTIVI NELLA LOTTA ALLE TRUFFE
Il settore è talmente consapevole della gravità della situazione da aver predisposto apposite strutture specializzate nella lotta al crimine sia in ambito aziendale che a livello associativo. I pregevoli risultati raggiunti grazie alla collaborazione di dette strutture con la magistratura inquirente e con le forze dell’ordine inducono a sviluppare e ad affinare gli strumenti di difesa in modo da far emergere il fenomeno criminale sommerso, che costituisce la parte più rilevante del problema.
LE RISERVE TECNICHE NON SONO PROVENTI REALIZZATI DALLE IMPRESE, MA SERVONO A PAGARE I RISARCIMENTI DOVUTI AI DANNEGGIATI PER SINISTRI GIA’ AVVENUTI
Una loro eventuale insufficienza potrebbe comportare la liquidazione coatta amministrativa dell’impresa: per tale ragione le riserve tecniche – obbligatorie per legge – vengono costituite secondo rigide e dettagliate disposizioni normative e sono sottoposte al controllo dell’ISVAP.
La tesi secondo cui la liberalizzazione delle tariffe r.c. auto avrebbe dovuto comportare un’automatica riduzione dei prezzi è priva di fondamento. L’incremento dei costi dei risarcimenti agisce infatti in maniera pressoché omogenea su tutte le imprese: finché questi aumenteranno sarà inevitabile una tendenza generale all’incremento dei prezzi, pur in presenza di notevoli diversificazioni da impresa a impresa in virtù della concorrenza esistente.
SUL PREZZO DELL’ASSICURAZIONE ESISTE INFATTI UNA FORTISSIMA CONCORRENZA, che consente agli utenti una vasta gamma di opzioni nella scelta del proprio assicuratore. E’ quanto risulta dalle rilevazioni effettuate dall’ISVAP, da cui emergono differenze tra i prezzi minimi e massimi praticati dalle diverse imprese in ogni zona territoriale.
Il disegno di legge presentato dal Governo sulla trasparenza dei servizi assicurativi – pur necessitando di alcune opportune modifiche – può costituire un ulteriore elemento di conoscibilità e di confronto dei prezzi da parte dei consumatori.
GLI AUMENTI REALMENTE VERIFICATISI NEL PREZZO DELL’ASSICURAZIONE R.C. AUTO L’unico metro obiettivo per misurare il reale andamento del prezzo pagato dagli assicurati r.c. auto nel corso del tempo è costituito dal confronto anno su anno dei premi raccolti dal mercato (desumibili esclusivamente dai bilanci, obbligatoriamente certificati e sottoposti al controllo dell’ISVAP) rapportato all’incremento quantitativo e qualitativo del parco dei veicoli circolanti. Gli aumenti reali verificatisi sono ben al di sotto di quelli diffusi a seguito di rilevazioni empiriche e parziali.
Anche il servizio agli utenti deve essere considerato elemento determinante della concorrenza. L’importanza che le imprese attribuiscono al servizio è dimostrata dall’impegno con il quale stanno riorganizzando le strutture liquidative secondo criteri del tutto innovativi, che non fanno perno sull’organizzazione di antica concezione basata sulla presenza nel territorio, bensì sull’uso di tecniche moderne quali "call center", reti informatiche e collegamenti multimediali.
Esistono differenze tra imprese e pertanto non si può accettare un giudizio generalizzato sulla presunta inefficienza dell’intero sistema.
IL SETTORE SI E’ VOLONTARIAMENTE DOTATO DI STRUMENTI CHE AGEVOLANO E VELOCIZZANO LA LIQUIDAZIONE DEI SINISTRI NEI CONFRONTI DEI DANNEGGIATI
Si tratta di accordi associativi che consentono al danneggiato di ottenere il risarcimento del sinistro r.c.auto direttamente dal proprio assicuratore e di prescindere dalle complesse indagini necessarie per risalire alla responsabilità dei sinistri più gravi, di non anticipare somme di denaro per la riparazione del proprio veicolo.
GLI ASSICURATORI GIÀ DA TEMPO HANNO INTRAPRESO INIZIATIVE SULLA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI
Nel 2000 è stato attivato un piano di interventi mirati, che potranno essere realizzati anche in collaborazione con le Associazioni di consumatori. Tuttavia la prevenzione degli incidenti stradali rimane innanzi tutto compito delle istituzioni.
Il settore è consapevole che occorre aiutare gli utenti ad utilizzare correttamente l’assicurazione. A questo fine e per migliorare la qualità del servizio, l’ANIA e alcune tra le maggiori Associazioni dei consumatori hanno realizzato il documento "Trasparenza e qualità nella liquidazione dei danni Rc auto ,distribuito ad oltre 15 milioni di assicurati, che sintetizza in maniera chiara e comprensibile il funzionamento della r.c. auto, con particolare riferimento alle procedure di risarcimento.
Altre iniziative comuni con le associazioni dei consumatori hanno portato alla cancellazione dai contratti assicurativi delle clausole abusive e alla redazione di raccomandazioni alle imprese per migliorare i rapporti contrattuali con gli assicurati.
Attualmente è allo studio una procedura di conciliazione per la soluzione stra-giudiziale delle eventuali vertenze tra assicuratori e assicurati.
CONCLUSIONI E SOLUZIONI PROSPETTICHE
Il problema dell’aumento dei costi sostenuti dalle imprese e, conseguentemente, del prezzo pagato dagli assicurati va affrontato in via prioritaria, abbandonando ogni preconcetto e intervenendo sui fattori che incidono in maniera decisiva sugli andamenti negativi che caratterizzano l’intero processo, attraverso soprattutto:
- un’efficace attività di prevenzione degli incidenti stradali, che conduca ad una riduzione degli stessi e, in particolare, ad un contenimento delle lesioni fisiche, che rappresentano la voce di costo più alta per le imprese e incidono pertanto maggiormente sul fabbisogno tariffario generale;
- la razionalizzazione della disciplina sul risarcimento del danno alla persona, che coniughi le esigenze di giustizia con le risorse economiche esprimibili dal Paese;
- la responsabilizzazione degli assicurati sulle conseguenze prodotte da atteggiamenti speculativi nelle richieste di indennizzo;
- un maggiore impegno, non solo da parte degli assicuratori, sul fenomeno delle frodi, i cui effetti perturbatori sull’andamento dei costi assicurativi stanno notevolmente aggravandosi.
Roma, 12 gennaio 2000
Sintesi dell’intervento sull'assicurazione r.c. auto svolto dall’Ania alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati.